Pagina:Speraz - Emma Walder.pdf/290


— 284 —


più. Son le duecentomila lire che ti fanno gola. Ebbene, non le avrai!... Va!

— Basta perdio! Avrebbe voluto che sposassi la sua bastarda, per questo m’insulta...

Pallido, gli occhi iniettati di sangue, le labbra tremanti, convulso, il Mandelli balzò in piedi a sua volta, e con un potente manrovescio segnò la faccia liscia del bellimbusto.

— Carogna! Infame! — gridava con la voce strozzata.

Brussieri rispose al ceffone con un pugno in mezzo al petto.

Tutti e due perdevano il lume degli occhi.

Allora la mano brancicante del Mandelli, che istintivamente cercava un’arma, afferrò un grosso coltello a punta dimenticato sulla tovaglia, e con la rapidità del fulmine si buttò su Brussieri.

— To’, animale! To’ questo!

Due volte il coltello affilato entrò nella gola, che la camicia scollata, a largo colletto arrovesciato, lasciava scoperta.

Un urlo rauco, strozzato, uscì insieme al sangue dalla gola squarciata. Pure, essendo forte e svelto, il giovane cercò di sciogliersi dalla stretta mortale e di atterrare il suo assalitore.

In quel momento la cameriera accorsa alle grida, apparve sulla soglia, e scappò inorridita.

Leopoldo, esasperato dagli sforzi disperati che il