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stato si Annetta. Se ne dicono tante!... Il dottore èarrivato fino a insolentirmi sulla faccia; e il signor Mandelli l’altro giorno finse di non vedermi. Io non sono tipo da far morire la mia fidanzata per un puntiglio; ma d’altra parte con le brutte non otterranno nulla da me.

— Malintesi, signor Brussieri; puntigli senza fondamento. Annetta è molto afflitta... è malata davvero...

Intanto erano saliti, e la fanciulla accennava a voler rimanere sul pianerottolo, presso alla grande finestra dove pendeva l’albo polveroso e mezzo sconquassato della misera pretura.

— Entriamo, signorina; non è conveniente star qui a discorrere di cose di famiglia, quei ragazzacci che fanno il chiasso sotto il portico salgono spesso fin qui.

— Che importa?... Io voglio dirle soltanto che Annetta soffre molto e che se lei ritorna e la sposa, non avrà a pentirsene, perchè...

— Sì, sì... credo anch’io... Ma salga... Altrimenti il signor pretore verrà a vedere cosa faccio.

Questa affermazione sulla presenza del pretore, che ella conosceva del resto, la rassicurò. Ma una commozione violenta s’impadronì di lei quando Paolo le prese una mano per farla entrare.

Salendo i due scalini che precedevano l’uscio della pretura, inciampò e quasi cadde.