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Laura dimenticava qualche volta il cielo caldo e la vegetazione meravigliosa del suo paese, per abbandonarsi a pensieri nuovi per lei.

— Quando rinvenni — ripigliò la Maria — avevo perduto la memoria, ma mi pareva di avere una spina in mezzo al cuore, una spina che mi pungeva continuamente. La memoria mi ritornò quando vidi il mio Carlo disteso sopra una tavola col viso livido, gli occhi spalancati, immobili, la bocca nera.... Ah! com’erano stati crudeli i miei genitori! Il medico stesso si era lasciato corrompere!... Lei sa, non è vero? Noi, si era voluto morire assieme, col carbone, perchè i miei non volevano che ci si sposasse.... ebbene, non so come, loro se n’erano accorti, avevano chiamato il medico, e a me avevano fatto tante cose, mi avevano dato tante medicine, finchè mi ero risvegliata; a lui nulla! Avevano voluto che lui dormisse per sempre!...

— Questo non è possibile — diceva Laura — sai bene che te lo