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disordine della notte e dell’esaltamento, alla luce fioca del lumino, presentavano un quadro fantastico e bello.

Maria Rolli poteva avere ventiquattr’anni; era pallida e delicata, con dei lunghi capelli castani, gli occhi celesti, soavi, niente affatto stravolti. La signora Laura aveva qualche anno di più e un genere di bellezza affatto diverso: i capelli e gli occhi neri, la pelle olivastra, un tipo esotico. Difatti era nata e cresciuta nel Brasile. Venuta da pochi anni in Europa, soggiaceva a una incurabile nostalgia, che aveva finito col turbare le sue facoltà mentali.

Fredda e indifferente a tutte le premure di suo marito, a qualunque distrazione potesse venirle offerta, non sapeva parlare che del suo paese e de’ suoi; del male che le avevano fatto i parenti di suo marito e dell’odio invincibile che le ispirava tutto ciò ch’era europeo.

Ma da che la Maria aveva cominciato a raccontarle la sua storia,