Pagina:Speraz - Cesare, L'ultima notte, Autunno.pdf/58


— 54 —

sguardo penetrante che pareva volergli leggere nel più segreto del cuore.

E lo aveva egli veramente un segreto? Quella risoluzione del fratello maggiore veniva forse a spezzare un dolce sogno di felicità? Quella parola detta così freddamente, era forse la condanna di due esistenze?

Chi lo sa!

Se mai, è certo che il segreto non fu tradito. Non un lamento, non un rimprovero rivelò al capo della famiglia il sacrifizio che il suo cadetto gli aveva fatto, ammesso che sacrifizio ci fosse.

Ligio allo stesso principio, schiavo del medesimo pregiudizio, egli non poteva lagnarsi di ciò che teneva per giusto. Ma non andarono molti anni che quel tronco inutile, cui era vietato il mettere nuovi rami si disseccò a poco a poco, e morì.

Una fanciulla nobile di nascita, ma non molto ricca, che viveva coi suoi parenti in un villaggio vicino, entrò in un convento e si consacrò a Dio, intorno a quel tempo. Ma le fanciulle nobili e poco provviste di beni, che prendevano il velo, erano ancora assai frequenti in quegli anni, per cui nessuno vi badò.

Il fratello maggiore intanto aveva fatto tutto quanto