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ora; ma dacchè sei venuta, dacchè Dio l’ha permesso, non te ne andrai più. Sarai mia, mia per tutta la vita, qualunque cosa accada!...

L’aveva trascinata dentro, nella casa, e la serrava tra le sue braccia, sull’ampio petto, dove ella cercava un rifugio, nascondendo la faccia, confusa, timida, dopo tanto ardimento.

— Andiamo di sopra — le mormorò. — Vieni a vedere le mie stanzette... il nostro appartamento... Ci si sta meglio che qui, sai...

Ma ella non poteva neppure fare un passo; le forze le mancavano, si sentiva cadere...

— Allora ti porto!... Sì, ti voglio portare, in trionfo... mia... mia!...

E l’afferrò risolutamente e l’alzò sulle braccia poderose, portandola come un oggetto prezioso con una delicatezza di mamma, su per la breve scala nelle piccole camere silenziose, dove egli l’aveva tanto desiderata, invocata, posseduta... nel delirio delle allucinazioni.

Il sole declinava dietro alle persiane socchiuse; il mistero e la penombra rendevano più sicuro il nido ai due amanti.

Giù nell’orto ancora smagliante di luce, la