Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. |
— 200 — |
quella risoluzione alla cieca: andava a dirigere i fondi di un ricco possidente dell’Argentina, un italiano che aveva dato l’incombenza a una casa milanese di trovargli un uomo così e così. Una vera fortuna.
Non poteva capitargli meglio.
— Ma così all’improvviso! — gemeva Maria. — Se avessi saputo sarei andata a Pavia avrei abbracciato mia sorella.
— Hai ragione. Ma è stata una cosa improvvisa davvero. Il vapore partiva, da Genova la sera appresso, il posto era pagato. Due giorni soli per prepararsi! La Cristina piangeva, perdeva la testa. Avrebbero forse potuto scriverti di trovarti alla stazione di Pavia, ma il Castellani ebbe paura che fosse peggio, tanto per te che per la Cristina. Vedersi un momento solo è orribile. Ti scriveranno da Genova e da Marsiglia. E quando la gli andrà bene, si ricorderanno anche di te, sta sicura.
A poco a poco, Maria si lasciò distrarre; rasciugò le sue lagrime.
— Hai sentito che tuo cognato è fuori? — domandò il dottore per cambiar discorso.