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— Sacr...! Se mi scatta il grilletto!... balbettò trasalendo. Fece qualche passo per la camera, sempre con gli occhi rivolti alla morta.

Andò alla finestra e restò un momento a respirare l’aria, perchè si sentiva un peso sul petto, e stentava molto a tirare il fiato.

Il tempo pareva nuovamente sul cambiare. Un vento forte spazzava le nubi e il sole mattutino tingeva il cielo di rosa.

Alcuni contadini ritornavano alle loro case, la testa bassa, le braccia penzoloni. Altri continuavano a girare pei campi, all’impazzata.

Pietro si ritrasse dalla finestra e fece ancora qualche passo a caso, tentennando. Il suo viso color della cenere aveva dei solchi profondi sotto agli occhi, intorno al naso.

Sentiva la febbre martellargli i polsi e una arsura insopportabile in gola. Cercò la secchia dell’acqua che aveva portato su nella notte. Era quasi piena. Se l’accostò alle labbra e bevve, bevve. Provò qualche sollievo, ma i ginocchi, pesanti, gli si piegavano per la stanchezza.

Volle sedere un poco e andò a mettersi accanto al letto, dalla parte dove dormiva lui, su