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Qualcuno sospirò; qualche femmina mormorò a mezza bocca: — Poveretto!... sicuro!... Ma gli altri chinarono le fronti, per non mostrare il lampo maligno degli occhi.
Melica, incapace di frenarsi, disse:
— Guardate il podere piuttosto! Di femmine non v’ha penuria, ma di formentone, ne patiremo tanta, quest’anno!
— È vero — mormorò Pietro con la voce cavernosa: — è vero! Ma anche la mia povera moglie non l’avrò più...
— Non v’inquietate! Ne troverete un’altra.
— Non come quella però!
— Ve l’auguro!... Ve l’auguro!...
Il senso palesemente satirico di queste parole sembrò sfuggire al bifolco. Ma il fittabile che passava di là non si trattenne dal ridergli sulla faccia.
Pietro restò imperturbato; e voltate le spalle s’allontanò senza dire una parola.
Andò verso casa. Entrò un momento nella stalla: guardò le sue bestie a una a una, come se avesse voluto portarne con sè l’immagine. Mise del fieno fresco nella mangiatoia della