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— Chi?! Il dottore?! Dunque è vero?... Non ci sarò più?!...
E la sua testa, che pure aveva trovato l’energia di rialzarsi, quasi per isfuggire a quella mazzata brutale: la sua povera testa deformata dalla magrezza, ricadde sul guanciale pesantemente, come cosa morta.
Pietro, non intendendo che a metà, sentendo però l’orrore di quella situazione, rimaneva a bocca aperta, spaventato, intontito; le spalle curve, il mento sul petto, le mani penzoloni. Non poteva parlare, pensava a stento.
Annottava.
Nella piccola camera, che il largo letto matrimoniale, il canterano e una vecchia guardaroba occupavano quasi interamente, le ombre si addensavano.
Nella stanza accanto, abitata in addietro da Sandro e Maria, una giovine sposa, venuta da poco in Val Mis’cia, addormentava il suo primonato con una monotona canzone.
A poco a poco Pietro vedeva chiaro dentro di sè. Dallo sbigottimento opprimente, in cui l’avevano gettato quei due colpi improvvisi, si an-