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Con accento commosso, con quella voce profonda che sembrava venire direttamente dal cuore, egli andava ripetendo:

— Coraggio! Sii forte. Non lasciarti abbattere dalla collera che è una debolezza. Sono poveri abbrutiti, poveri illusi; credono di difendere la giustizia; credono di far bene.

— La Virginia, no. La Meroni, no. E quelle altre neppure. Son birbone!...

— Lasciale gridare; che cosa t’importa?... Hanno un pochino d’invidia femminile. Non vuoi compatirle tu che sei tanto bella e adorata?

Erano le prime parole d’amore che le diceva da quattro mesi che stavano insieme — le prime dopo quel giorno.

Le fecero una grande impressione.

Tutta vibrante e intenerita sotto la carezza di quella voce che le penetrava il cuore, ella non trovò una risposta. Ammutolì, si concentrò. Le memorie l’assalirono. Per la prima volta in tutto il giorno pensò al cadavere di suo padre, trovato in fondo a un fosso, gonfiato dall’acqua, mezzo putrefatto. La collera cadde; cadde il fiero sentimento di sfida che l’aveva tenuta