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distinzione terza. - cap. i. 37

e biasimano. Per la qual cosa molti, vergognandosene, si ritraggono dal fare penitenzia: la qual cosa non debbon fare. In prima, se noi consideriamo la ragione naturale, la quale ci détta e ammaestra che non è vergogna, né essere dee, che l’uomo si lavi e netti quando fosse lordo e brutto, ma più tosto è vergogna lordarsi: così non è vergogna il levarsi quando l’uomo fosse caduto, ma il cadere dee essere vergogna: così non è vergogna vincere, ma essere vinto. Onde, con ciò sia cosa che ’l fare penitenzia sia lavarsi, relevarsi e vincere; il peccare sie lordarsi, cadere e essere vinto; manifesta cosa è che del peccare ci dobbiamo vergognare, e non del fare penitenzia. Ma, come dice san Bernardo, la cechità degli uomini è tanta, che del lavarsi si vergognano, ma non del bruttarsi. La seconda ragione si è, che non ci dobbiamo curare delle beffe1 e degli ischerni degli uomini mondani, che sono stolti e ciechi. Onde Seneca dice che con forte e diritto animo portare si debbono i biasimi e gli scherni degli stolti. E faccendo l’uomo bene, dee spregiare d’essere spregiato. Così isconvenevole sarebbe se l’uomo si curasse se uno cieco il biasimasse che si dilettasse di vedere lume; e se uno zoppo lo schernisse ch’egli andasse ritto; e se uno ch’avesse rotto in mare e perduto suo arnese, si facesse beffe di lui ch’avesse saputo iscampare e la vita e le cose dalla fortuna e da’ pericoli del mare. Così l’uomo che per la penitenzia torna alla luce della grazia e alla dirittura della giustizia, liberato del pericolo del tempestoso mare del mondo, non si dee curare né avere vergogna dello scherno degli uomini mondani, i quali maggiormente sono degni d’essere ischerniti. E avvegna che del peccato appo noi ci dobbiamo vergognare e con vergogna confessarlo, tuttavia per l’amore della verità e della giustizia non dobbiamo della vergogna di fuori curarci: come dice san Gregorio di Maria Maddalena, che tanta fu la vergogna ch’ella avea del suo peccato dentro,

  1. Il nostro Codice ha: baffi.
passavanti. 4