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DISTINZIONE TERZA.
dove si dimostra quali sono quelle cose che ci danno impedimento e ritraggonci dalla penitenzia.
La terza cosa che dobbiamo dire della penitenzia, secondo l’ordine preso, è: quali sono quelle cose le quali ci dànno impedimento, o ritraggonci dal fare penitenzia. Chè, imperò che ’l diavolo vede che per la penitenzia l’uomo, quantunque sia peccatore, esce dalle sue mani e salvasi; egli s’ingegna di dare impedimento e di ritrarre l’uomo che non facci penitenzia, sì che l’abbia in sua balía vivendo, e alla morte lo meni a dannazione. E però è utile e necessario a manifestare gl’impedimenti della penitenzia, acciò che si tolgano via; e anche dire i remedi, acciò che quelli vietando e questi prendendo, possiamo fare frutti degni di penitenzia. Secondo che dicono i savi,1 quattro sono gl’impedimenti che ritraggono da fare penitenzia, cioè: vergogna, paura, speranza e disperazione.
CAPITOLO PRIMO.
Dove si dimostra come la vergogna ritrae altrui dalle penitenzia.
Lo primo impedimento si è vergogna, per la quale l’uomo si ritrae di fare l’opera della penitenzia; come confessare i peccati suoi, piagnere e perquotersi il petto, orare, digiunare, andare sprezzato, fuggire l’usanze e le compagnie, perdonare le ’ngiurie, rendere pace, e simili cose che fa fare la penitenzia; le quali gli uomini del mondo ne fanno ischerno
- ↑ Nel Manoscritto: i Santi.