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distinzione seconda. — cap. vii. |
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vertisti, io feci penitenzia. Simigliantemente
dice il profeta Ezzechiel: Convertimini, et agite poenitentiam: Convertitevi, e fate penitenzia. E di quella grande città di Ninive si legge che feciono penitenzia alla predicazione di Giona profeta. De’ Santi del nuovo Testamento, i quali ricevettono la dottrine di Iesu Cristo e l’essemplo della vita sua, è manifesto come ammaestrarono colle parole e coll’opere del fare penitenzia.1 Onde san Piero dice nella Pistola sua: Nolens aliquos perire, sed ad poenitentiam reverti: Iddio non vuole che altri perisca, ma che torni a penitenzia. E negli Atti
degli Apostoli si scrive: Testificans Iudoeis atque Gentibus in Deum poenitentiam et fidem: Protestava a’ Giudei e a’ Pagani la penitenzia in Dio e la fede. E in sé per opera la dimostrò: del quale si legge, che avendo negato Cristo, e udendo cantare il gallo, come Iesu Cristo gli avea predetto, uscì fuori della corte del pontefice; dove domandato dall’ancilla e da’ ministri, s’egli era discepolo di Iesù, e egli negandolo, e che non sapea chi egli si fosse, pianse amaramente il peccato suo. E dicesi che sempre
portava uno sudario in seno per rasciugare lelacrime che gittava, qualunche ora sentiva cantare il gallo, ricordandosi come aveva negato Cristo: sì come è iscritto di sopra a un altro intendimento. Il cibo suo, secondo ch’egli dice nel libro di santo Clemente, era pane solo con ulive, e alcuna volta con erbe; il vestimento suo una sola tonaca col mantello, e più non ne volea, contento del poco. E santo Paolo dicea: Quoe enim secundum Deum tristitia est, poenitentiam in salutem stabilem operatur. Quella tristizia ch’è secondo Iddio, adopera penitenzia stabile in salute. E in altro luogo: Iacientes fundamentum poenitentioe: Gittate uno fondamento di penitenzia, se volete fare edificio d’eterna salute. Non solamente con parole ammaestrava la gente l’Apostolo, ma maggiormente coll’opere; onde
- ↑ Il Manoscritto nostro: e coll'opere di santa penitenzia.