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avute molte vittorie, poi essendo in Africa, vi fu sconfitto e preso. Publio Cornelio Scipione, quando tu vederai l’Africa e sarai nell’alto mare, e’ ti parranno i fatti tuoi di Spagna essere stati giuochi e trastulli. Che simiglianza può avere questa guerra con quella? Tu andasti per lo mare pacefico, per le parti d’Italia e di Francia, e sano e salvo pervenisti colla tua armata alle città ch’erano in compagnia con noi; e sciesi tu e tuoi, andaste per li luoghi sicurissimi e d’amici insino a Terracone; andaste su per lo fiume d’Ibero, dove erano le forze di Roma, e pervenisti agli eserciti del tuo padre e del tuo zio, li quali erano diventati dopo la morte de’ loro imperadori, per lo danno ch’aveano ricevuto, più feroci e arditi; dove era Lucio Marzio, capitano fatto dall’esercito dopo la morte de’ loro imperadori, il quale per ogni arte di guerra sarebbe eguale a ogni famoso imperadore se fosse di nobile schiatta, e se l’uficio ch’egli ebbe d’essere capitano gli fosse suto dato dal Senato, come fu dagli esserciti. E perchè tu combattessi Cartagine Nuova in Ispagna, e vincessila per pigrizia de’ nemici, che neuna delle loro tre osti la volle difendere; non però sono queste d’aguagliare alla guerra d’Africa: ove non ha porto che riceva la nostra armata, nè luogo pacifico, nè re amico, nè città in compagnia: non luogo da potere stare, non copia da potere andare: dovunque ti rivolgi, ogni cosa ti vedrai nemica e contraria. O credi tu a re Siface e a’ Numidi? Bastisi1 che tu credesti loro una volta; però che sempre non avviene bene del non saviamente confidarsi; e chi vuole ingannare altrui, serva leeltà2 e fede nelle piccole cose, acciò che più confidandosi, possa fare maggiore inganno. I nemici non vinsono il tuo padre e ’l zio tanto coll’arme,

  1. Latino: Satis si; che a niuno parrà tradotto colla proprietà consueta del Passavanti, quando non voglia supporsi errore di scritto, in vece di: bàstiti.
  2. Leeltà, Disleeità (pag. 385, lin. 23), voci nuove ancora per gli accrescitori della Crusca.