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DISTINZIONE SECONDA.


dove si dimostra quante sono quelle cose che c'inducono a fare penitenzia, e a none indugiarla


La seconda cosa che dobbiamo dire, secondo l’ordine impreso, della penitenzia, si è: quali sono quelle cose che c’inducono a fare penitenzia, e non indugiarla. E sono sette cose: in prima, l’amore della giustizia: la seconda, la paura del divino giudicio: la terza è la incertitudine della morte: la quarta è la pazienza e la benignità di Dio: la quinta è la malagevolezza del pentere dopo la lunga usanza del peccato: la sesta è la 'ngiuria che si fa a Dio e agli Angioli suoi non facendo penintenzia: la settima è l’essemplo e la dottrina di Cristo e de’ Santi, che la deciono, e anche la insegnarono.


CAPITOLO PRIMO.


Dove si dimostra che l'amore della giustizia c'induce a fare penitenzia.


La prima cosa che c’induce a fare penitenzia si è l'amore della giustizia: ed è giustizia una virtù che tiene la bilancia iguali1 e diritta, e rende a ciascuno suo debito; la quale ogni animo diritto dee amare in sè e in altrui. Ora, come l’uomo che adopera bene e virtuosamente vive, merita, secondo dirittura di giustizia guidardone e premio; così l’uomo che adopera male e viziosamente vive, merita tormento e pena. E imperò, con ciò sia cosa che tutti siamo mafattori,2 e pecchiamo disubbidendo alla legge di Dio (chè non è altro peccare, come dice santo Ambruogio, che trapassare la legge di

  1. Così, coll'edizione del 25, ha il nostro Manoscritto.
  2. L'edizione del 95: malefactori.
passavanti. 2