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trattato de' sogni. 341

trebbe essere alcuna cagione dalla letizia di quore ch’altri avesse o aspettasse d’avere parte dentro: o grande abondanza di sangue; o che la persona temesse molto el solletico. Dalla parte di fuori ne potrebbe essere cagione, o che la persona avesse veduto solleticare altrui e fare grandi risa, e che ella fosse stata solleticata e avesse fatte grande risa; o che altri l’avesse voluta solleticare, e ella fosse fuggita. Uno medico o uno savio naturale potrebbe ben dire: – Di tal sogno possono essere le tali cagioni; – ma che sapesse discernere quali di queste fosse, non saprebbe, se non s’abbattesse già, o non l’udisse dal1 sognatore. Un’altra cagione2 potrebbe essere di tale sogno, la quale sarebbe malagevole, o forse impossibile a qualunche fisico potere conoscere: e questa sarebbe se alcuno vermi - ne di quegli che s’ingenerano ne’ corruttibili e fastidiosi corpi umani, appressandosi e toccando il quore o milza o fegato o ’l polmone, innanzi che vi ficcasse entro el capo, gli solleticasse; dove interverrebbe uno istruggimento alla persona, per lo quale si formerebbe nella immaginativa il predetto sogno, sì come già è intervenuto cotale accidente essendo la persona desta, per la detta cagione. Quale medico o quale astrolago potrebbe conoscere o interpetrare il detto sogno, e così molti altri che nascono da così occulte cagioni? Avvegna che propiamenet non si dee chiamare interpetrare il conoscere le cagioni de’ sogni; ma lo ’ntendere e ’l conoscere e lo sporre che significazione abbia il sogno di cosa che debba intervenire, della quale il sogno o la cagione del sogno ne sia cagione, si dee propriamente appellare interpetrare. E però, come già è conto3 in parte, la maggior parte de’ sogni non si possono interpetrare, con ciò sia cosa che non siano cagione d’altro che debba seguitare, ma sono il finale effetto e l’ultimo delle cagioni ite dinanzi, o dalla parte

  1. Ediz. 95: dire al ec.
  2. L'edizione sola del 25 tramette qui: occulta.
  3. Il Salviati leggeva o correggeva: contato.

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