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trattato de' sogni. 331

decima; la donna buona massaia sogna lino e buon filato, e la tela ordina e tessuta. Vedesi in sogno quello che altri spesso vede e ode1 con gran piacere o con gran dispiacere, o persone o altre cose, che cose elle si sieno.2 E tra l’altre cose dalla parte di fuori che sono cagione de’ sogni, è il modo del giacere quand’altri dorme; chè dormendo la persona in sul lato manco, o quando il corpo fosse ripieno di sangue grosso o d’altri grossi omori, e spezialmente dopo il mangiare, le pare avere uno gran peso addosso, in tanto che non pare che si possa muovere o crollare; e pare alla persona dovere affogare, e volersi âtare e non potere, e gridare per soccorso e non potere avere la boce.3 E alcuna volta grida la persona e piagne in fra tale sogno, rammaricandosi: e chiamano alcuni questo sogno demonio, o vero incubo, dicendo ch’è uno animale a modo d’uno satiro, o come un gatto mammone, che va la notte e fa questa molestia alle genti: e chi la chiama fantasima. Ma che che la gente favoleggiando dica, questo sogno è di naturale cagione; imperò che, giacendo la persona in sul lato manco, dove è il quore,4 sangue grosso e certi altri omori corrono a quella parte e attorniano il quore; il quale occupato, e non potendosi liberamente muovere, né trarre a sé gli spiriti né spirargli fuori, de’ quali egli è fontana e sedia principale, patisce angoscia e ansietà, come s’egli affogasse,5 impedito dal suo naturale movimento che mai non posa. E però tutto il corpo si dispone, e la immaginazione

  1. Nell'edizione del 25 fu impresso, vede ed ode, che il Domenicano non iscrivea certamente.
  2. Così, col Manoscritto, anche la più antica edizione. Nella stampa dell'85 si vede soppresso il si; in quella del 25 è abbreviato: o altre cose ch'elle sieno.
  3. Lezione pur buona del Testo nostro; invece della quale ha il Salviati: e non le pare aver voce.
  4. Sola qui l'impressione del XV secolo aggiunge l'articolo: el.
  5. Sopprimiamo cogli Accademici l'incomodo e, sia come copula o verbo, che gli altri editori serbavano, e ha pure il nostro Manoscritto.