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270 trattato della vanagloria.

grezza; coll'essere accorto e presto, atante e bene costumato, avvenente, orrevole, adorno, con sentimenti vigorosi e forti; l’essere prode e pronto con buono avviso, studioso, sollecito e alle cose destro; l’essere bene usante con affabile piacevolezza, cortese, amorevole, giocondo e bene complessionato; avere la loquela graziosa e pronta e feconda, la voce soave, dolce e ben sonora;1 avere lo sguardo e l’andare composto, e gli altri sembianti con bèlla maniera. E avvegna che molte di queste condizioni procedano dentro dalla virtù dell’anima, s’attribuiscono al corpo, perché si mostrano e aòperansi co’ gli atti di fuori. I beni della fortuna sono le cose di fuori, che non sono in noi né in nostra podestade; onde si posson perdere, e tutto dì si perdono contro alla nostra volontà; come sono le ricchezze, le prosperitadi, lo stato, l’onore, le degnitadi, la potenzia, le delizie, la fama, la grazia e ’l favore della gente, la signoria, i molti amici, il séguito di molti, gli arnesi orrevoli, la gran famiglia, la donna graziosa e onesta, amabile, bella, di nobile sangue e di chiara fama, e di lei assai e begli2 figliuoli; avere begli palazzi co’ gli abituri agiati, larghi verzieri co’ poderi coltivati. Alcuni si gloriano d’avere begli e cari libri,3 e d’avere preziosi vestiri,4 belle immagini, e belle dipinture; spesso fare conviti e mettere tavole bene imbastite di ricchi vaselli e di molte vivande; avere armi, cavagli e donzegli bene5 adobbati; fare grandi imprese e fornirle bene, ed avere de’ nimici gloriose vittorie, e poi avere pace. Di tutte queste cose, e di più altre, le quali sarebbe lungo a contare, gli uomini del mondo vanno cercando d’avere gloria e fama: onde la Scrittura santa in diversi luo-

  1. Ediz. 95 e 85: ben sonante.
  2. Nelle medesime: e buoni.
  3. Notabile pei costumi e per le opinioni del tempo.
  4. Così ancora nell'edizione del Salviati; e si lascia sussistere perchè consacrato nel Vocabolario, benchè nel Codice, e nella stampa del quattrocento leggasi: restimenti.
  5. Questo avverbio è solo nell'edizione del primo secolo.