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capitolo primo. | 239 |
rolimo, in una pistola, dice: Fuggi la falsa umilità, e séguita quella che Cristo insegnò, la quale è vera. Molti séguitano l’ombra e l’apparenza1 di questa virtù; ma pochi sono che séguitino la verità. Cessino le parole e gli atti soffisticati, dove spesse volte la superbia si nasconde; e tengasi la vera umilità nel quore, alla quale rispondano i sembianti di fuori.
CAPITOLO SECONDO.
Dove si dimostra quanti sono i gradi della umiltà.
La seconda cosa che si dee dire dell’umiltà, si è quanti modi o vero quanti gradi ella ha. Dove è da sapere che, secondo che dice la Chiosa sopra quella parola del Vangelo che disse Cristo a san Giovanni Batista: Sic decet nos implere omnem iustitiam, idest omnem humilitatem; la perfetta umiltà ha tre gradi. Il primo si è sottomettersi al suo maggiore, e non soprapporsi al suo iguale: il secondo, sottomettersi al suo iguale, e non soprapporsi al suo minore: il terzo grado è sottomettersi al minore di sé.2 L’umilità del primo grado si chiama sofficiente, imperò che basta tale umiltà a salute; la seconda è umilità abondante, ch’è più che non è di necessità; la terza è detta soprabbondante, ch’è più che non è di necessità, e che non può essere maggiore: la quale ebbe Cristo quando si sottomise al battesimo di san Giovanni, che fu sottomettersi a minore di sé; ch’è umilità perfetta. Distinguesi ancora l’umilità in quattro gradi, i quali son questi: spernere mundum; spernere nullum; spernere sese; spernere se sperni. Il
- ↑ Male gli editori de 25, ai quali i Codici avevano offerta la lezione del Salviati e la nostra; l'ombra e la verità (!). Lo stesso ci sembra di dire in quanto alla voce soffisicati, per soffisticati o sofisticati, che sino a qui i giuntatori della Crusca, la Dio mercè, non raccolsero.
- ↑ Così, e bene, anche per quanto segue dopo sei righe, gli Accademici. Le stampe del 95 e 85 ripetono: al suo minore, e il Manoscritto varia: a' minori.