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distinzione quinta — cap. vii. |
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tu hai: e non rimanga nell’anima niuna parte che non si dia a Dio;1 e non si dea in lei luogo all’amore di niuna altra cosa che non si riferisca a Dio. San Giovanni Boccadoro lo spone, e dice: Amare Iddio con tutto il quore è, che ’l quor tuo non sia inchinato all’amore di qualunche altra cosa più che all’amore di Dio. Amare Iddio in tutta l’anima, è avere l’animo certissimo nella verità, e essere fermo nella fede. Altro è l’amore del quore, e altro è l’amore dell’anima. L’amore del quore è in alcuno modo secondo l’affetto della carne e della sensualitade, secondo il quale anche Iddio si può amare:2 la qual cosa fare non si puote se altri al tutto non si parte dall’amore delle cose mondane e carnali. Questo amore del quore si sente nel quore. L’amore dell’anima non si sente, ma intendesi; però che tale amore sta nel giudicio dell’anima:3 chè chi crede che appo Dio sia ogni bene, e fuori di lui non essere nullo bene, costui ama Iddio in tutta l’anima. Amare Iddio con tutta la mente, è che tutti i sentimenti, e quegli dentro e quegli di fuori, intendano a Dio. Onde colui il cui intelletto sì leva in Dio, il cui pensiero tratta le cose di Dio, la cui memoria si ricorda delle cose buone di Dio, con tutta la mente ama Dio. Origene, esponendo la detta parola, dice: Amare4 Iddio con tutto il quore, cioè secondo tutta la tua ricordanza, secondo tutto il tuo pensiero e ogni tua operazione: in tutta l’anima amarlo, si è che altri sia apparecchiato a porre la vita sua5 per l’amore di Dio: in tutta la mente, che niuna altra cosa si pensi o dica se non di Dio. Santo Basilio, esponendo la detta parola, dice: In ciò che dice in tutta l’anima, s’intende che Dio s’ami interamente, sanza divisione: imperò che quantunque amore al-
- ↑ Nel Codice: a lui.
- ↑ Ediz. 95: si può trovare et amare.
- ↑ Nel Testo nostro: sta nell'anima.
- ↑ Ediz. 95 e 85: ama.
- ↑ Lezione preferita dagli editori del 25. Le altre stampe, e il Manoscritto nostro: l'anima sua.