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distinzione quinta — cap. vi. 165

uomo padre, secondo seminale virtù, sia ingenerato, fosse preservato o riguardato: avvegna che si trovi d’alcuni Santi che, per singulare eccellenzia dell’uficio a che Dio gli elesse, fossono nel ventre della madre dal peccato originale mondati, e santificati innanzi che nel mondo nati. Come si legge di Ieremia profeta, il quale fu eletto da Dio a prenunziare più espressamente la passione di Cristo, e colla dottrina eterna, e colla vita e colla morte sua (la quale egli sostenne dal popolo e dalla gente sua, cioè da’ Giudei), che veruno altro profeta. Onde gli fu detto da Dio: Ante quam exires de vulva, sanctificavi te: Innanzi che tu uscissi del ventre della madre tua, io ti santificai. Somigliantemente di santo Giovanni Batista, il qual fu eletto percursore e banditore dell’avvenimento di Cristo, e battezzatore del suo Redentore, predicatore della penitenzia, fu detto dall’angiolo Gabbriello a Zaccheria suo padre: Spiritu Sancto replebitur adhuc ex uter matris suoe: Egli sarà ripieno di Spirito Santo, stando ancora nel ventre della madre sua. Di niuno troviamo più espresso nella santa Scrittura.


Qui si dimostra se la Vergine Maria ebbe il peccato originale.


Della beata e gloriosa Vergine Maria, avvegna che la Scrittura espressamente non ne parli, se none in certe similitudini e figure; pure si tiene da tutti ch’ella fosse santificata innanzi che nata, e di Spirito Santo ripiena nel ventre della madre. E avvegna che non abbiamo autoritade manifesta ed espressa della Scrittura, sì c’è1 la ragione efficace, e l’autorità della santa Chiesa, anzi dello Spirito Santo che regge la Chiesa,2 la quale fa festa della sua natività; e non è lungo tempo che non se ne facea festa. Ma per certe rivelazioni e

  1. L'edizione del primo secolo, omesso il si: ecci.
  2. Queste parole: anzi detto ec. sino a Chiesa, non si leggono nel Manoscritto.