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distinzione quinta — cap. iv. 129

tore si converte e piagne il suo peccato, che Dio lo riceve a misericordia, quantunche sia grande peccatore. Io vi priego per la misericordia di Dio, che voi m’ingiugniate qualche penitenzia. – E dicendo il prete che non sapea che penitenzia gli si dovesse dare, con ciò fosse cosa che fosse perduto e dannato: – E da che non me la volete imporre voi, io stesso la me la ’mpongo (disse il peccatore), e impongomi domilia anni a dovere stare nel purgatoro; dopo i quali mi faccia Iddio la sua misericordia. Solamente vi priego che debbiate scrivere i miei peccati, e presentargli1 al tale vescovo mio zio, che faccia pregare Iddio per me. – E questo detto, e il prete promettendo di fare, morì. Ricevendo il vescovo la scritta2 de’ peccati del nipote suo e della sua morte, pianse, e disse: – Io l’amai nella vita, e nella morte3 l’amerò. – E ordinò che per tutto il suo vescovado tutto quello anno si dicesse messe e orazioni per l’anima sua. Compiuto l’anno, apparì il nipote al zio, tutto magro e smorto, rendendo grazie che, per quello ch’era fatto per lui, gli erano rimessi e perdonati mille anni di penitenza; e che se si facesse il simile il secondo anno, sarebbe al tutto diliberato. Facendo il vescovo il secondo anno come avea fatto il primo, nella fine dell’anno apparì il morto al vescovo, mentre che diceva la messa per lui, in una cocolla candida come neve, e colla faccia fresca e chiara, dicendo al vescovo: – Iddio tel meriti per me, padre mio, chè per la tua bontà io sono diliberato delle pene del purgatoro, e vonne a paradiso.4

Anche dee essere il confessoro nello ’mporre la penitenzia discreto, secondo che richiede il peccato maggiore e minore, e secondo la condizione della persona: chè alcuna cosa puote fare e sostenere una persona, che non può l’altra. E però

  1. Nel Testo: che scriviate i miei peccati, e presentategli.
  2. Ivi: la lettera.
  3. Così ancora il Salviati. L'edizione del 25: e dopo la morte; e men bene l'antica stampa: et dopo la vita.
  4. L'edizione del 95 e il Salviati: vommene. E nel codice è scritto: apparadiso.