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distinzione quinta. — cap. iv. 113

e giuridizione sopra a colui ch’egli ha a sciogliere e legare, e possagli comandare quelle cose che s’appartengono alla salute sua. Onde propio prete si chiama colui che ha la cura ordinaria dell’anime (come il papa di tutti i cristiani; il legato di tutti coloro che sono nella sua legazione; il vescovo nel suo vescovado; il prete nella sua parroffia); cioè ha cura dell’anime di coloro che abitano fra’ termini della chiesa della quale egli è rettore. Né non può però questo cotale prete parrocchiano assolvere i suoi parrocchiani da ogni peccato: però che1 la Chiesa riserva certi peccati più gravi a’ vescovi; e’ vescovi se ne riservano a loro e a’ loro vicarii, come pare a loro, e possonlo fare. Onde i preti parrocchiani non si possono intramettere de’ peccati che ’l vescovo si riserva e che la Chiesa riserva a’ vescovi, e molto meno di quegli che riserva il papa, sanza speziale commessione. Ora, quali sieno quegli peccati che si riservano a’ vescovi, si dimostra in una decretale di papa Benedetto undecimo, la quale comincia: Inter cunctas. Questi casi riservati a’ vescovi dalla ragione canonica, e gli altri ch’ e’ vescovi si riservano per loro albìtro o per costituzioni provinciali o sinodali, debbono i confessori, di qualunche condizione si sieno, bene sapere, acciò che non se ne inframettino: chè qualunche assolvesse il peccatore da qualunche peccati riservati, in prima peccherebbe mortalmente, se ’l facesse studiosamente sappiendo che fare nol potesse, e la ignoranza non lo scuserebbe: anche ingannerebbe il peccatore, che si crederrebbe essere assoluto: avvegna che la ignoranza forse iscuserebbe il peccatore, ma non il confessoro; e se ne fosse accusato, porterebbene grave pena. E dissi, forse il peccatore; però che potrebbe essere tale persona e tale peccatore e tale ignoranza, che nollo iscuserebbe. Che se la persona fosse savia e litterata, usa-

  1. Il Testo delle Murate, dopo le parole fra' termini della chiesa, séguita confusamente: la quale hanno a reggere, i quali preti hanno assolvere i suoi parrocchiani da ogni peccato, e però che ec.

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