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distinzione quinta. - cap. ii. 99

dire, acciò che ’l prete gli sappia giudicare; e imponendo la pena satisfattoria, prosciogliere possa il peccatore, confessato1 le sue offese con la sua propia bocca. Questo modo del confessare non fu di bisogno d’osservare nel tempo della legge della natura, né nel tempo della legge scritta di Moisé; avvegna che quelli modi che si osservavano fossono figura e significazione di questa confessione che si fa ora nel tempo della grazia, come di cosa più perfetta, la quale ordinò Iesu Cristo Salvatore, come gli altri sacramenti, che sono rimedi e medicine contra alla ’nfermità del peccato. E questo pare ch’ egli facesse quando disse agli Appostoli: Accipite Spiritum Sanctum: quorum remiseritis peccata, remittuntur eis: Prendete lo Spirito Santo, per la cui virtù i peccati di coloro che voi perdonerete, saranno perdonati. Simigliantemente quando diede le chiavi a san Piero, dicendo: Tibi dabo claves regni coelorum: et quodcumque ligaveris super terram erit ligatum et in coelis: et quodcumque solveris super terram, erit solutum et in coelis: Io ti darò le chiavi del regno del cielo (le quali significano l’ecclesiastica podestade e giurisdizione), per le quali ciò che tu legherai in terra, sarà legato in cielo; e ciò che tu iscioglierai in terra, sarà sciolto in cielo (cioè approvato,2 non errando le commesse chiavi.) Poi che Iesu Cristo fu salito in cielo, e ebbe mandato lo Spirito Santo, che confermò gli Appostoli in grazia e raffermò ogni balía e podestà che Cristo avea loro data, acciò che fossono ligittimi promulgatori3 della legge di Cristo, eglino diedono il comandamento della confessione, e fecionlo osservare nella primitiva Chiesa: e indi4 è derivato ed è venuto alla santa Chiesa di Roma, la quale comanda che ogni fedele cristiano

  1. La grammatica suppone qui soppresso, per figura di ellissi: ch'egli ha; o: dopo ch'egli ha ec.
  2. Il nostro Testo legge, nè certo meglio: sarà approvato e sciolto in cielo, non ec.
  3. Le edizioni del 95 ed 83 aggiungono: e manifestatori.
  4. Ediz. 95: e di quivi.