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capo primo 67   


Primi a levarsi dall’alleanza di Roma, e ad aderirsi ad Annibale furono i Lucani ed i Bruttii. Così le città italiote vennero per ogni banda minacciate ed investite dalle armi collegate de’ Bruttii e dei Cartaginesi. Questi Cartaginesi che correvano l’Italia greca erano condotti da Annone e da Amilcare, i quali cercavano a tutto lor potere di smuovere le città italiote dall’alleanza romana, e guadagnarle alla loro amicizia. Ma gl’Italioti tenevano fermi a favore di Roma, perchè quanto temevano i Cartaginesi tanto odiavano i Bruttii. Allora fu preso il partito di staccarli per forza da’ Romani. Ed in questo proposito Annone ed i Bruttii mossero a oste sopra Reggio, per veder di togliere a’ Romani una città così importante per la sua giacitura a dirimpetto di Messana. Pensavano che la occupazione di Reggio darebbe loro maniera di pigliar piede fermo in Italia, di contrastare a’ Romani il dominio dello stretto, e di facilitarsi la rientrata in Sicilia. Fu assediata ed assaltata Reggio per mare e per terra, e combattuta per parecchi giorni, ma senza frutto. Imperciocchè i Reggini, avuta spalla dal presidio romano, resistettero con gagliardo valore alla furia de’ nemici, e massime de’ Bruttii, che si erano promessi di espugnar Reggio con tutto lo sforzo. Quando videro alfine tornata a niente ogni loro percossa ne levarono l’assedio.

In questo mezzo Amilcare ed altre schiere di Bruttii che si erano cacciati sul territorio locrese, lo mettevano ad orribili guasti, imprigionando ed uccidendo quanti infelici abitanti venissero loro alle mani. E quando in Locri si ebbe da alcuni fuggitivi che la tempesta rumoreggiava da presso alla città, i cittadini ne rimasero fuor di misura sconcertati, sapendo esser tra loro un ragguardevole partito, che favoriva i Cartaginesi. Si reputò quindi non solo inutile la resistenza, ma causa forse che la città precipitasse nei civili scompigli; onde fu preferito l’arrendersi a patti. Quando ciò fu rapportato a Lucio Attilio, il quale comandava il presidio romano, venuta la notte ordinò che tutto il presidio scendesse celatamente dalla rocca al porto: ed imbarcatosi fece vela per Reggio. E fu seguito da tutti que’ Locresi che rimanevano fedeli a’ Romani. Come ciò seppe Amilcare mandò sua gente a tracciare il nemico che fuggiva; ma i Romani erano già assai di lungi; ed in quello stante i persecutori, proceduti oltre Leucopetra a veduta di Messana, si accorgevano che parecchie navi romane uscivano di quel porto, ed a Reggio si dirigevano. Queste erano cariche di milizie che il pretore Claudio si era affrettato di spedire in Reggio, per tenerla guardata da ogni possibilità di nuovo assalto nemico. Il che veduto i Carta-