Pagina:Spanò Bolani - Storia di Reggio Calabria, Vol. I, Fibreno, 1857.djvu/155

   130 libro terzo

a saper vivere unite e concordi. E se i Calabresi continuarono ad aver crucci e travagli, questi non vennero loro che da’ soli Saracini di Sicilia, cui gli Emiri mai non si stancavano di scagliare in Calabria contro il dominio bizantino.

CAPO QUARTO

(Dall’anno 1001 al 1061)

I. Reggio è di nuovo in mano de’ Saracini di Sicilia. N’è liberata da’ Pisani; ma poi ricade nel dominio de’ primi. II. Costantino VIII commette ad Andronico che liberi Reggio da’ Saracini. Questa città tornata a’ Bizantini, non va più al dominio musulmano. Scissura tra i Saracini di Sicilia. III. Michele IV ajuta Abucabo contro Abulafaro. Leone Opo Duca di Calabria va da Reggio in Sicilia a soccorso di Abucabo. Rottura tra Michele ed Abucabo, e suoi effetti. IV. I Normanni e Maniace. Abucabo ed Abulafaro si pacificano. Malumori tra Normanni e Bizantini. I Normanni si stringono ed afforzano in Squillace. Loro fatti in Puglia. V. Roberto Guiscardo in Calabria. Assalta Reggio, ma senza frutto. Suo fratello Ruggiero viene in Calabria; sue conquiste. VI. Roberto e Ruggiero mettono l’assedio a Reggio; ma sono costretti a levarsene. Dissapori tra i due fratelli. Sollevazione de’ Calabresi contro i Normanni. Pace tra Roberto e Ruggiero. Continuano i tumulti de’ Calabresi. VII. Reggio assediata da’ Normanni per la terza volta, finalmente cade, ma i combattenti greci e reggini si ritirano a Squillace. Roberto è gridato da’ suoi Duca di Calabria. VIII. Ruggiero espugna Squillace. Tutta la Calabria è in potestà de’ Normanni. Nuova rottura tra Roberto e Ruggiero. La Puglia cede a’ Normanni. Roberto da Reggio volge 1 suoi pensieri alla Sicilia. IX. Il Saracino Betumeno passa a Reggio, e conforta Roberto all’impresa di Sicilia. Quattro nobili messinesi si recano a Mileto, ed offeriscono a Ruggiero la signoria di Messina.


I. Nel primo anno dell’undecimo secolo tornavano i Saracini dalla Sicilia a inferocir sulla Calabria, e ve li conduceva in persona l’Emiro Abulfata. Fu prima sua impresa di porsi a campo a Reggio, città ch’era allora il primo e più forte nodo della dominazione bizantina in Calabria. E malgrado gli sforzi grandissimi che vi fecero i Bizantini a ribattere l’assalto nemico, non potettero far tanto che Reggio non si arrendesse a’ Saracini. I quali però coll’andarsi nicchiando nelle più principali città maritime di Calabria, eccitarono l’irritazione de’ Pisani, che avendo operose contrattazioni mercantili in queste contrade, ed un loro fondaco in Reggio, erano vulnerati profondamente ne’ loro più vitali interessi. Poichè le cotidiane irruzioni, che facevano i Saracini di Sicilia, non lasciavano sicuro nè il mare, nè il litorale italiano.

Nella commozione universale delle italiche città verso lo stato libero erasi desta anche Pisa; e gareggiando con Genova, Venezia ed Amalfi, solcava con poderose navi il Tirreno. I Pisani avevano fon-