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capo terzo 123   

CAPO TERZO

(Dall’anno 936 al 1000.)

I. Reggio torna a’ Bizantini. I Saracini rifanno testa in Sambatello. Loro condizione in Calabria. Crinito Caldo, Duca di Calabria. II. Perturbazioni in Costantinopoli. Pasquale, Duca di Calabria. L’emiro Alassan si caccia all’assalto di Reggio; ma n’è respinto. I Reggini sradicano i Saracini da Sambatello. III. Reggio ricade in potere dei Saracini d’Affrica e di Sicilia. Cambiano la Metropolitana greca in Moschea. Basilio protospatario batte i Saracini, e ricupera Reggio. Viene una nuova flotta da Costaotinopoli. IV. Albereco, duce de’ Saracini di Calabria. Battaglia presso Santagata. Morte di Albereco. Rotta de’ Saracini. Cose di Sicilia. V. Niceforo Foca ed Otone I. Fatti di Otone I in Calabria. VI. I Saracini di Sicilia, condotti da Abulcasimo, saccheggiano Reggio e Santagata. Origine di Macellari. Progressi di Otone I in Calabria. Alleanza di Bizantini e Saracini. Battaglia di Crotone, e morie di Abulcasimo. VII. Basilio II ed Ottone II. I Saracini di Sicilia alleati di Basilio. Vittorie di Otone. Battaglia di Racanello. Successi de’ Bizantini in Puglia. VIII. Si scioglie l’alleanza tra Bizantini e Saracini; ma i Calabresi ed i Saracini cominciano a dimesticarsi tra loro.


I. Reggio fu di nuovo sottratta al dominio de’ Saracini, e ritornò a’ Bizantini (An. di Cr. 936); i quali fortificatala in gran maniera, vi rimisero la sede del Duca di Calabria. Dopo la morte di Saclabio que’ Saracini, che trovarono scampo colla fuga, rifecero testa in Sambatello, ove fermarono il loro soggiorno. Nè i Saracini, che venivano sempre a gran torme dall’Affrica in Italia, avevano deposto il disegno di conquistar la Calabria. Questo però andò loro sempre fallito, e non giunsero mai a farvi conquista e stabilimento durevole, come fecero in Sicilia; ma l’opera loro si risolveva soltanto in cose rovinose ed in bottino. Imperciocchè i Bizantini, dopo la perdita di quest’isola, avevano fatto l’estremo di ogni possa, perchè non fosse uscita loro di mano la Calabria. Donde non cessavano di suscitare nelle popolazioni isolane sedizioni contro il dominio musulmano; tra perchè i Saracini fossero stornati da altri acquisti, e perchè a’ Greci non si spegnesse al tutto la speranza di ricuperare il perduto.

Nondimeno quando ivi a pochi anni (An. di Cr. 940), i Bizantini vennero al ferro co’ Longobardi presso Matera, i Saracini pigliarono questa discordia in occasione di gittarsi dalla Sicilia nella Calabria e nella Puglia, traendo seco dovunque arsioni ed eccidii. E così fecero anche negli anni consecutivi, mentr’era Duca di Calabria Crinito Caldo.

II. I Costantinopolitani, risentendosi a morte del gravoso gover-