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capo sesto 107   

tutto indipendenti. Così sappiamo che Giovanni Comsino Duca di Napoli si ribellò dall’Esarca, e scorrazzando la Calabria, la Lucania ed i Bruttii, fece punto in Reggio, e la occupò (An. di Cr. 623). Di modo che fu uopo all’Esarca Eleuterio muovere un buon nerbo di Bizantini contro il Ducato di Napoli per obbligar Comsino ad uscirsi di Reggio. Ma quando costui, tornato in cervello, retrocedeva per Napoli a mettere in salvo sè e gli Stati suoi, fu quivi stesso sopraggiunto da Eleuterio, ed ucciso.

V. La stessa irruzione de’ Longobardi fu causa che sotto i Bizantini la Sicilia ed i Bruttii si accrescessero a dismisura di popolazione e di commerci. Imperciocchè i popoli mediterranei d’Italia, a fuggir morte e servitù, abbandonavano a torma le native terre, e cercavano rifugio nelle parti litorane della Sicilia e de’ Bruttii, soggette a’ Bizantini. E Reggio allora, Rossano, Gerace, Santa Severina, Crotone erano frequenti e ricchi di esterni traffichi, e scambiavano utilmente le merci indigene con quelle d’Oriente. Donde veniva che tra Costantinopoli e le bruttie contrade fosse un continuo andare e venire di mercatanzie di ogni maniera. Se quindi troviamo Reggio in gran fiore sotto l’impero orientale, non farà meraviglia a persona.

FINE DEL LIBRO SECONDO.