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   100 libro secondo

onorevoli cariche aveva tenuto sotto il re Odoacre, per la cui morte tornò in Squillaci alla vita privata. Teoderico, riconosciutone il gran merito, a sè il chiamò; ed in premio di essersi adoperato a far che i Siciliani, dopo l’espulsione de’ Vandali, riconoscessero il goto in re loro, ebbe prima la Correttura della Lucania e dei Bruttii, ed ascese via via alle più eccelse dignità dello Stato.

Teoderico aveva trovato che i tributi delle provincie erano stati già commutati in danaro; e benché non sia conosciuta la quantità delle specie di carne che, come osservammo, prestavano a Roma i Lucani ed i Bruttii, sappiamo però che l'annuo tributo in danaro montava a mille e dugento soldi di oro, de’ quali ognuno valeva mille denari. Or Cassiodoro, essendo Correttore (An. di Cr. 495), impetrò da Teoderico che i Lucani ed i Bruttii, in luogo de’ mille e dugento soldi che prima rispondevano, ne dessero solo mille. Ma in seguito un altro aggravio si fece manifesto, in tempo che Cassiodoro teneva in Roma la Prefettura del Pretorio, e gli era succeduto Venanzio per Correttore della Lucania e de’ Bruttii. I Romani, anche dopo ridotto il tributo in danaro, tenevano in questa provincia uffiziali addetti non solo a riscuotere il tributo pecuniario (susceptores); ma bensì a fare per conto di Roma le provviste delle carni porcine (suarii), e pecorine (pecuarii). Or costoro sotto pretesto di compra, ma senza pagarne il valsente, continuavano a prendersi da’ Lucani e da’ Bruttii la detta specie di carni; ed a spese degli abitanti ne facevano di grossi guadagni. Della qual cosa i Reggini, a’ tempi di Teodato, si richiamarono a Cassiodoro ch’era allora Prefetto del Pretorio (An. di Cr. 525). E costui, conosciuta la ragionevolezza delle loro querimonie, ordinò con suo rescritto al Cancellano Anastasio di por mente che i detti uffiziali non facessero ulteriori concussioni ai Reggini, e che dovessero in futuro adempiere al loro uffizio secondo legge ed equità. Dal qual rescritto scorgiamo per indiretto quante lodi faccia Cassiodoro al reggino territorio, quanto questo fosse ferace di ottimo vino, quanto frequente di pesci il mare, quanto copioso di saporiti erbaggi il terreno. Tra gli erbaggi era molto amata e ricerca l’indivia; celebratissime tra i pesci le anguille, e le murene; e queste ultime si pescavano un tempo studiosamente per esser mandate in Roma, e riposte nelle piscine di quei voluttuosi cittadini. A’ quali era pure accettissimo il vino palmaziano, ed il cacio silano de’ Bruttii.

IV. Dopo la morte di Teoderico (An. di Cr. 526), gli successe nel governo d’Italia Atalarico, ed a questi Teodato; timido, avarissimo, e malvagio uomo. Sotto Atalarico la provincia della Lucania