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dea Temperanza, la dea Costanza, la dea Liberitade, la dea Pazienza, la dea Veritade, la dea Mnemesine, la dea Sofia e tante altre dee e dei vanno banditi, non solo dal cielo, ma e oltre da la terra, e in loco loro e ne gli eminenti palagi edificati da l’alta Providenza per residenza loro si veggono delfini, capre, corvi, serpenti, ed altre sporcarie, levitadi, capricci e leggerezze. Se vi par questa cosa inconveniente, e ne tocca il rimorso de la conscienza per il bene, che non abbiam fatto; quanto più dovete meco considerare, che doviamo esser punti e trafitti per le gravissime scelleraggini e delitti, che commessi avendono, non solamente non ne siamo ripentiti ed emendati, ma oltre ne aviamo celebrati trionfi, e drizzati come trofei non in un fano labile e ruinoso, non in tempio terrestre, ma nel cielo e ne le stelle eterne. Si può patire, o dei, e facilmente si condona a gli errori, che son per fragilità, e per non molto giudiziosa levità; ma qual misericordia, qual pietade può rivoltarsi a quelli, che son commessi da color, che, essendone posti presidenti ne la giustizia, in mercede di criminalissimi errori, contribuiscono maggiori errori con onorar, premiar ed esaltar al cielo i delitti insieme coi delinquenti? Per qual grande e virtuoso fatto Perseo ha ottenute venti sei stelle? Per aver coi talari e scudo di cristallo, che lo rendeva invisibile, in servigio de l'infuriata Minerva ammazzate le Gorgoni, che dormivano, e presentatole il capo di Medusa. E non ha bastato, che vi fusse lui; ma per lunga e celebre memoria bisognava, che vi comparisse la moglie Andromeda con le sue venti tre, il suo genero Cefeo, con le sue tredici, ch’espose la figlia innocente a la bocca del ceto per capriccio di Nettuno, adirato so-