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dialogo primo 47

nostro male, di vendicar le nostre onte; perchè la giustizia, con la quale il fato governa li governatori del mondo, ne ha a fatto tolta quella autorità e potesà la quale abbiamo tanto male adoperata, discoperti e nudati avanti gli occhi de’ mortali e fatti manifesti i nostri vituperj, e fa che il cielo medesimo con così chiara evidenza, come chiare ed evidenti son le stelle, renda testimonianza dei misfatti nostri. Perchè vi si vedeno aperto li frutti, le reliquie, li riporti, le voci, le scritture, le istorie di nostri adulterj, incesti, fornicazioni, ire, sdegni, rapine e altre iniquitadi e delitti; e che, per premio di errori, abbiamo fatto maggiori errori, inalzando al cielo i trionfi de’ vizj e sedie di scelleraggini, lasciando bandite, sepolte e neglette ne l’inferno le virtudi e la giustizia. E per cominciare da cose minori, come da peccati veniali: perchè solo il Deltoton, dico quel triangolo, ha ottenute quattro stelle a presso il capo di Medusa, sotto le natiche di Andromeda, e sopra le corna del Montone? Per far vedere la parzialità, che si trova tra li dei. Che fa il Delfino, giunto al Capricorno da la parte settentrionale, impadronito di quindici stelle? Vi è, a fine che si possa contemplar l'assunzione di colui, che è stato buon sensale, per non dir ruffiano, tra Nettuno e Amfitrite. Perchè le sette figlie d’Atlante soprassiedono a presso il collo del bianco Toro? Per essersi con lesa maestà di noi altri dei vantato il padre di aver sostenuti noi e il cielo ruinante, o pur per aver in che mostrar la sua leggerezza ai numi che vi l’han condotte. Perchè Giunone ha ornato il Granchio di nove stelle, senza le quattro altre circostanti, che non fanno imagine? Solo per un capriccio, perchè fortificò il tallone ad Alcide a tem-