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il cavallo massime paventa di scavallare. Giove per le instanti necessitadi sommamente teme di non esser Giove. Ma la mercè e grazia del fato, senza averlo imbibito de l’acqua di quel fiume, non cangerà il suo stato.

saul. Tal che, o Sofia — cosa inaudita! — questo nume ancora hav’egli dove effondere orazioni? esso ancora versa nel timore de la giustizia? Mi maravigliavo io, perchè li dei sommamente temevano di spergiurare la stigia palude: ora comprendo, che questo procede dal fio, che denno pagare anch’essi.

sof. Così è. Ha ordinato al suo fabro Vulcano, che non lavore a' giorni di festa; ha comandato a Bacco, che non faccia comparir la sua corte, e non permetta di vagare le sue Evanti, fuor che nel tempo di carnasciale, e ne le feste principali de l’anno, solamente dopo cena, a presso il tramontar del sole, e non senza sua speziale ed espressa licenza. Momo, il quale avea parlato contro li dei, e, come a essi pareva, troppo rigidamente arguiti li loro errori, e però era stato bandito dal concistoro e conversazion di quelli, e relegato a la stella, ch’è ne la punta de la coda di Calisto, senza facultà di passar il termine di quel parallelo, a cui sottogiace il monte Caucaso, dove il povero dio è attenuato dal rigor del freddo e de la fame, ora è richiamato, giustificato, restituito, al suo stato pristino, e posto precone ordinario ed estraordinario, con amplissimo privilegio di posser riprendere li vizj, senza aver punto risguardo a titolo, o dignitade di persona alcuna. Ha vietato a Cupido d’andar più vagando in presenza de gli uomini, eroi e dei, così sbracato, come ha di costume, ed ingiuntegli, che non offenda oltre la vista dei celicoli, mostrando le natiche per la via lattea e olimpico senato: ma