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DIALOGO PRIMO

DE LA BESTIA TRIONFANTE




INTERLOCUTORI:

sofia, saulino, mercurio.


I.


sof. Tal che, se ne li corpi, materia ed ente non fusse la mutazione, varietade e vicissitudine, nulla sarebbe conveniente, nulla di buono, niente dilettevole.

saul. Molto bene l’hai dimostrato, Sofia.

sof. Ogni delettazione non veggiamo consistere in altro, che in certo transito, cammino e moto. Atteso che fastidioso e triste è lo stato de la fame; dispiacevol e grave è lo stato della sazietà: ma quello che ne deletta, è il moto da l’uno a l’altro. Lo stato del venereo ardore ne tormenta, il stato de l’isfogata libidine ne contrista; ma quel che ne appaga, è il transito da l’uno stato a l’altro. In nullo esser presente si trova piacere, se il passato non n’è venuto in fastidio. La fatica non piace, se non in principio, dopo il riposo, e, se non in principio dopo la fatica, nel riposo non è delettazione.