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il vestibolo e il limbo 61

bile perchè premio eterno, è mobile perchè premio di chi non posò mai seguendolo.1

Or dunque s’ha a credere che la croce sia l’insegna ratta, cui seguono gli sciaurati lamentando e ansimando? Par certo. Un altro segno è lì presso, della redenzione: la porta senza serrame. Ma qui dobbiamo fissarci in questo pensiero: dagli angeli in fuori, quegli sciaurati non erano essi battezzati? Sì: perchè altrimenti essi passerebbero l’Acheronte e starebbero nel vero inferno. E poi essi sono là a somiglianza degli angeli. Gli angeli nè ribelli nè fedeli, il libero arbitrio l’avevano: anche dunque i vissuti senz’infamia e senza lodo. Soltanto, nè gli uni nè gli altri ne usarono. Dunque erano stati redenti, gli sciaurati, come gli angeli erano stati creati in grazia. Qual insegna poteva dunque essere a loro attribuita, come per espiazione, meglio della croce? qual vista più poteva eccitare il loro eterno rammarico?

Angeli invano! Cristiani invano!


III.


Quelli del limbo sono più e sono meno puniti degli sciaurati; più, perchè oltre Acheronte e dentro l’inferno; meno, perchè il loro duolo è senza martirii. E sono puniti anch’essi per un difetto, non per un rio; per non aver fede, per non aver avuto battesmo, per non aver adorato debitamente Dio.2 In che la loro volontà peccò, per aver quest’offesa

  1. Vedi Par. XIV 85 segg.
  2. Inf. IV 38.