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il vestibolo e il limbo 57

ma come assomiglia questa espressione1

                         incontanente intesi e certo fui
                         che quest’era la setta dei cattivi,

a quest’altra,2

               gran duol mi prese al cor quando lo intesi
               però che gente di molto valore
               conobbi che in quel limbo eran sospesi;

e la conoscenza non è, qui, seguita da alcun nome, come nè l’altra:3

               poscia ch’io v’ebbi riconosciuto,
               vidi e conobbi l’ombra di colui
               che fece per viltate il gran rifiuto.

C’è, mi pare, un grande studio per far vedere che sono simili e dissimili nel tempo stesso; e quanto simili e quanto dissimili! Simili: quelli sono un turbine di rena, questi una selva4. Simili: quelli sono nel vestibolo perchè visser senza infamia e senza lodo; questi sono nel limbo, non per fare, ma per non fare5. Simili: quelli sono sdegnati dalla misericordia e dalla giustizia; e questi hanno sì mercedi, ma non basta, per ottener la misericordia; e non peccarono, perciò la giustizia non aggiunge martirii al loro duolo;6 e hanno gli uni e gli altri un eterno desiderio, che invidia è chiamato negli sciaurati, e disio nei sospesi, ma un desiderio senza speranza;7 e gli uni e gli altri vivono nell’oscurità;

  1. Inf. III 61.
  2. Inf. IV 43.
  3. Inf. III 58.
  4. Inf. III 30, IV 65.
  5. Inf. III 36; Purg. VII 25.
  6. Inf. III 50, IV 34 segg.
  7. Inf. III 48, IV 42.