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la mirabile visione | 451 |
sion dei peccati, durante sette e sette, non anni, ma peccati; mortali e veniali, e così acquista sette virtù, alle quali sono ascritti sette premi, che poi vedrà godere e godrà.
Lucia è nemica di ciascun crudele; e invero a Beatrice parla pietosamente dello smarrito laggiù.1 È lei che trasporta Dante addormentato dalla valle amena alla soglia del purgatorio; ed è assomigliata a un’aquila che discende dal cielo come folgore; e nel cielo rapisce l’uomo che dorme; e nel cielo ardono tutti e due, sì che il sonno dell’uomo si rompe. Ed ella dice, mentre l’anima di Dante dentro dormiva sopra i fiori:2
Io son Lucia:
lasciatemi pigliar costui che dorme,
sì l’agevolerò per la sua via.
Infine ella siede nel Paradiso “contro al maggior padre di famiglia„, cioè dirimpetto a Adamo, che è alla sinistra di Augusta, cioè della Donna Gentile o nobile per eccellenza, dell’umile e perciò alta più che creatura, di Maria.3 Ella invero si muove a un cenno di Maria, perchè dalla Misericordia di Dio proviene la Grazia.4
La Grazia si distingue dai dottori in operante e cooperante, preveniente e susseguente, che rende grato e che è data gratis.
- ↑ Inf. II 106 segg.
- ↑ Purg. IX 13 segg.
- ↑ Par. XXXII 136 segg.
- ↑ Aur. Aug. 13 vol. 1035a. Cito in questi ultimi capitoli dalle Opere di S. Agostino ed. Venezia, 1769, in 18 volumi. E cito non secondo il titolo delle singole opere, ma secondo il tomo, la colonna e la lettera.