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296 | sotto il velame |
è il primo peccato tra i dieci di Malebolge; e la faccia d’uom giusto è proprio quest’ipocrisia, questa maschera di bontà. Ma ci sono altre ragioni. Il serpente si rivolse prima alla donna;1 e la sedusse. La sedusse con parole di persuasione e con promesse. Ebbene, il primo peccato, per ordine di luogo, che sia sotto la dizione, per così dire, di questa bestia malvagia, è quello di Venedico e di Giasone: di Giasone che ingannò “con segni e con parole ornate„; di Venedico, che ingannò per avarizia. E il mistico nel peccato d’Eva trova l’avarizia.2 E suggelliamo il tutto con queste parole d’un contemplante:3 “Il serpente, che non si fidò della violenza (violentia), assalì l’uomo piuttosto con la frode (fraude)„. Come non è il serpente tentator d’Eva questa serpentina imagine di froda, che s’affaccia dall’orlo del cerchietto dove è la violenza?
Ma perchè, se è il serpente tentatore, ha questo nome di Gerione? Il fatto è che non escluso Lucifero, che si chiama Dite, tutti gli altri fantasmi hanno un nome pagano. Ci dovremmo meravigliare che Lucifero sia Dite, più di ciò che il serpe infernale sia Gerione. Ma perchè Gerione? Perchè nel suo Vangelo pagano Dante leggeva scritto:4
Centauri in foribus stabulant Scyllaeque biformes
Gorgones Harpyiaeque et forma tricorporis umbrae.
Quest’ombra tricorpore, così vicina agli altri mostri
- ↑ Aur. Aug. De civ. D. XIV 11, 2. Hugo de S. Victore, l. c.
- ↑ Hugo de S. Victore, l. c. 6: nimius vero appetitus habendi vel possidendi avaritia. L’avarizia nel peccato di Venedico è accennata nel verso Inf. XVIII 63: «avaro seno».
- ↑ D. Bern. In ann. B. Virg. Sermo I.
- ↑ Aen. VI 286, 289.