Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
78 | sotto il velame |
regno dei morti, regno sconosciuto e deforme. Egli guardava e riguardava:1
fiso riguardai
per conoscer lo loco dov’io fossi.
Vero è che in su la proda mi trovai
della valle d’abisso.
Vero è, per quanto inverosimile. Nel regno dei morti si trovò, nella tomba dove si trovano i morti. Quella era la grande tomba. Dante lo dice: 2
Loco è laggiù, da Belzebù remoto
tanto quanto la tomba si distende.
L’aura che v’è dentro è aura morta.3 Per un pertugio tondo si vede luce: pertugio di sepolcro.
Morì, adunque. Alla morte lo condusse Virgilio. Eppure questi dice:4
fui mandato ad esso
per lui campare, e non v’era altra via
che questa per la quale io mi son messo.
Per la via della morte? per scamparlo da morte, s’era messo per la via della morte?
Sì. Il pensiero scorre limpido ma profondo; e, perchè profondo sebben limpido, è come l’acqua di Lete, che nulla nasconde, e pur si muove,
bruna bruna
sotto l’ombra perpetua...
sotto l’ombra del mistero cristiano.
Dice S. Paolo:5 “Ignorate, o fratelli, che quanti fummo battezzati in Gesù Cristo, fummo battezzati
- ↑ Inf. IV 5.
- ↑ Inf. XXXIV 127 segg.
- ↑ Purg. I 17.
- ↑ Purg. I 61.
- ↑ Paul. ad. Rom. 6.