Pagina:Sopra lo amore.djvu/97


sopra lo amore 91

figura, nel suo corpo celestiale, che è ottimamente adattato a riceverla, molto propria scolpisce. E se similmente avrà trovato in terra temperato seme, ancora in quello dipinge la terza figura, molto simile alla seconda e alla prima. E se e’ truova il contrario non sarà simile. Spesso avviene, che due animi saranno discesi, regnante Giove, benchè in varii tempi: e l’uno di loro essendosi abbattuto in terra a seme adattato, perfettamente avrà figurato il corpo suo, secondo quelle idee di prima. Ma l’altro avendo trovato materia inetta, avrà pure incominciata la medesima opera, ma non l’avrà adempiuta con tanta similitudine ad esempio di sè medesimo. Quel corpo è più bello di questo, ma amendue per una certa similitudine di natura, scambievolmente si piacciono. Vero è che quello più piace, che è tra loro giudicato più bello. Onde nasce, che ciascuno massime ama, non qualunque è bellissimo, ma ama i suoi: dico quelli che hanno avuta natività consimile: ancora che non fussero così belli come molti altri. E però, siccome abbiamo detto, coloro che sono nati sotto una medesima stella, sono in tal modo disposti, che la immagine del più bello di loro, entrando per gli occhi nell’animo di quello altro, interamente si confà con una certa immagine, formata dal principio di essa generazione, così nel velame celestiale della Anima, come nel seno della anima. L’Animo di costui così percosso, riconosce come cosa sua la immagine di colui che se gli fece innanzi: la quale quasi interamente è tale, quale ab antico egli ha in sè medesimo: e quale già volle scolpire nel corpo suo, ma non potette: e quella subitamente appicca alla sua interiore immagine. E quella riformando megliora, se parte alcuna le manca a la perfetta forma del corpo Gioviale. E di poi essa immagine così riformata ama, come sua opera propria. Di qui nasce, che gli Amanti sono tanto ingannati, che giudicano la persona amata essere più bella, che ella non è. Imperocchè in processo di tempo e’ non veggono la cosa amata nella propria immagine presa per i sensi: ma veggono quella nella immagine già formata dalla