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36 marsilio ficino

gione che essendo ella infusa nella Materia del Mondo, pare che con la Materia si accompagni.

Finalmente per arrecare in somma, Venere, è di due ragioni: una è quella intelligenzia, la quale nella Mente Angelica ponemmo: l’altra è la forza del generare, all’Anima del Mondo attribuita. L’una e l’altra ha lo Amore simile, a sè compagno. Perchè la prima per Amor naturale a considerare la Bellezza di Dio è rapita: la seconda è rapita ancora per il suo Amore, a creare la divina Bellezza ne’ corpi mondani. La prima abbraccia prima in sè lo splendore divino: dipoi diffonde questo alla seconda Venere. Questa seconda transfonde nella Materia del Mondo le scintille dallo splendore già ricevuto. Per la presenza di queste scintille, tutti i corpi del Mondo, secondo sua capacità, resultano belli. Questa Bellezza de’ corpi l’animo dell’uomo apprende per gli occhi: e questo Animo, ha due potenzie in sè: la potenzia di conoscere, e la potenzia del generare. Queste due potenzie sono in noi due Veneri: le quali da duoi Amori sono accompagnate. Quando la Bellezza del corpo umano si rappresenta agli occhi nostri, la nostra Mente, la quale è in noi la prima Venere, ha in reverenza e in amore la detta Bellezza, come immagine dell’ornamento divino: e per questa a quello spesse volte si desta. Oltre a questo la potenza del generare, che è Venere in noi seconda, appetisce di generare una forma a questa simile. Adunque in amendue queste potenze è lo Amore il quale nella prima è desiderio di contemplare; nella seconda è desiderio di generare bellezza. L’uno e l’altro Amore è onesto, seguitando l’uno e l’altro divina immagine.

Or che è quello che Pausania nello Amore vitupera? Io ve lo dirò. Se alcuno per grande avidità di generare pospone il contemplare, o veramente attende alla generazione per modi indebiti, o veramente antepone la Pulcritudine del corpo a quella dell’Anima, costui non usa bene la degnità d’Amore: e questo uso perverso è da Pausania vituperato. Certamente colui che usa rettamente l’Amore, loda la forma del corpo: ma per mezzo di quella cogita una più eccellente spezie nell’Anima,