Pagina:Sopra lo amore.djvu/29


SOPRA LO AMORE 23

loro intemperanza sono contrarie alla bellezza. La rabbia venerea, cioè la lussuria, tira gli uomini a la intemperanza: e per conseguente alla incorrispondenza: il perchè similmente pare che alla deformità, cioè bruttezza, gli uomini tiri, e Amore alla Bellezza. La deformità e la bellezza son contrarii. Questi movimenti adunque, che alla deformità e pulcritudine ci rapiscono, medesimamente appariscono intra loro essere contrarii. Per la qual cosa lo appetito del coito e lo Amore, non solamente non sono i medesimi moti, ma essere contrarii si mostrano. E questo testificano gli antichi Teologi, i quali a Dio il nome di Amore hanno attribuito. La qual cosa ancora i Cristiani Teologi sommamente confermano: e nessuno nome comune con le cose disoneste è a Dio conveniente. E però ciascuno che è di intelletto sano, si debbe guardare che lo Amore, nome certamente divino, a le stolte perturbazioni scioccamente non transferisca. Vergognisi adunque Dicearco, e qualunque altro ha ardir di riprendere la maestà di Platone, che abbia troppo allo Amore attribuito. Imperocchè agli affetti onesti, onorevoli e divini, non solamente troppo, ma abbastanza mai attendere non possiamo.

Di qui nasce che ogni amore è onesto, e ogni amatore è giusto: perchè ogni Amore è bello e condecente, e propriamente le cose a sè simili ama. Ma lo sfrenato incendio dal quale agli atti lascivi siamo tirati, con ciò sia che egli tragga a la deformità, si giudica alla Bellezza esser contrario. Acciocchè adunque noi ritorniamo qualche volta a la utilità di Amore: il timore della infamia che dalle cose inoneste ci discosta, e il desiderio della Gloria che alle onorevoli imprese ci fa caldi, agevolmente e presto da Amore procedono. E prima, perchè Amore appetisce le cose belle, sempre le laudabili e magnifiche desidera: e chi ha in odio le deformi, necessario è che le disoneste e brutte sempre fugga. Ancora se due insieme si amano, l’un all’altro con diligenzia attendono e doversi piacere scambievolmente desiderano; in quanto l’uno dall’altro è atteso, come quelli che mai non mancano di testimonianza, sempre si guardano dalle di-