Pagina:Sopra lo amore.djvu/15


sopra lo amore 9

alcunchè di positivo. Esso consiste nell’arrestarsi dello slancio d’Amore, che questo, come suscitatore ed essenza dell’universo, cioè Dio, ha posto in noi: nel suo arrestarsi alle creature finite, al particolare, invece che progredire all’Universale. «Il vero Amore non è altro che un certo sforzo di volare alla divina bellezza, desto in noi dallo aspetto della corporale bellezza», il bene morale, quindi, è unicamente il percorrere che faccia in noi questo slancio d’Amore interamente la sua via, nel giunger come meta al suo punto di partenza, nel salire là donde mosse, all’Universale, all’Infinito, a Dio. «Questo gran dono ci dà quella celeste Venere, mediante lo Amore, cioè mediante il desiderio della Bellezza divina, e mediante lo ardore del Bene».

Spinoza, nè Malebranche (e nemmeno, forse, il Croce) hanno detto cose diverse.




Si è tenuta presente, per la traduzione italiana, l’edizione di Neri Dortelata, Firenze, 1544; per il testo latino l’edizione di Basilea, 1561.

Firenze, maggio 1914.