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bramate? Questi ne per fertilità di terrenno, ne per bellezza di sito, ne per ricchezze, et thesori, che tenessero riposti, ne per merci, che avessero, ò che trafficassero, ne per arte, od'industria, che essercitassero, ne per copia de genti, o d'animali, che possedessero, possono eccittare l'appetito non dirò à guerreggiargli, ma ne meno à mirarli. E pur sono queste le sole cagioni, che con solleciti invitti ponno agguzzare la cupidigia altrui à procurarle, et a conseguirle: delli quali ben assolutamente sono privi gli Uscocchi, perciocche essi hanno il loro contado aspero sterile selvaggio, il sito alpestre, balze innaccessibili, diruppi altissimi, et sollo horror di natura, abitando non già stanze ma tane, e covigli di fiere, mendici, miserabili, ignudi, rozi, incivili, incapaci d'ogni industria, et d'ogni buon'arte, pochi di numero, et bisognevoli d'ogni cosa, in somma da fuggirsi come fiere, et più d'ogni venenoso animale; onde il porsi à volontaria contesa con loro non sarebbe altro, che pescare pesci minuti, et vili con l'hamo d'oro, che una perdita, et vi e maggiore di mille guadagni, percioche se si vendessero tutti gli Uscocchi, come schiavi, et se si mettesse insieme tutto il valore di quei paesi non si pagherebbero un centesimo de' danni, che ha ricevuto la Republica. Buggiarde adunque sono le accuse degli Uscocchi, et le loro difese sono non pure mal fondate, ma irragionevoli.
La quarta opposizione non ha fondamento, che vaglia et ha solo un ombra di apparenza, conciosiache, essendo manifesto, che gli Uscocchi, come inimici danneggiano la Republica sarà per ogni debito di giustizia, et honore, et per riparar à tanti danni lecito, anzi necessario à perseguitarli, et esterminarli in ogni luogho, ove essi rifuggano.