E sarebbe miglior ragione il dire, che li Spagnuoli potevavano sforzare gl'Indiani a lasciar ivi predicare la nostra fede ma non già sforzarli à riceverla, che ciò non admettono i Theologhi, che in vero non si può, non solo per quello, che scrisse Lattanzio, che sola conscientia. Non dominatur. Ma perchè è dono di Dio, e senza lui, ne con forza, ne con dottrina può introdurvisi. Ma perchè questo non è nostro proposito, bastando à me di aver risolto gli argomenti del Vittoria, ripiglio il terzo argomento dell'auttorità di Giustiniano, et de gli antichi Giurisconsulti. Questi dicono, che il Mare è publico. De iure gentium, et in nullius Bonis, adunque non si può possedere, ne prescrivere, nascendo la prescrittione secondo i Legisti dal lungo possesso. Io non credo, che questo autore ne altri, che anno vaghezza di tenere questa opinione abbiano bene speculato, ne voluto intendere questa materia, ne quelle decisioni imperiali, et che sia ciò vero, mettiamolo alle essame, et vederemo se riuscirà ò buon argomento, ò sofisma. Consideriamo prima quel Ius gentium, che è primevo, ò secondario, come tengono tutti gli interpreti, et alcuni affermano, che l'uno, et l'altro sia immutabile, il che non è vero, ma il primevo solamente, come si può provare. Hor col Ius gentium, che il mare sia libero, et in nullius bonis vedendosi con gli effetti il contrario? io non trovo ragione, che mi persuada. Se stanno sul detto della scrittura. Dominami ni piscibus maris, et c. non fa al loro proposito, perche dice il medesimo della terra, che pur si possiede. Che vi sia altra decisione divina, io non l'ho letta, se con auttorità, di che poi parleremo, questa non lega gli humani intelletti, perche se essi furono huomini, al presente ve ne sono ancora, et discorsovi, et di ottimo ingegno. Se intendono de Iure gentium,