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l’antico costume delle genti, et non improvisamente assalire i suoi Stati, come si è fatto.
Per risolver queste opposizioni, ò altre che s’introducessero, ci gioverà molto l’haver proceduto con quella maniera che abbiamo fatto di sopra nel fondar le ragioni della Republica dove di passo in passo s’anno con dimostrazioni, et non con sofismi dilucidate tutte le proposte in che non haveremmo più occasione di rittocare se non le conclusioni.
Al primo dunque dove gli Uscocchi affermano che quanto anno fatto in mare fu diffesa simplice per esser loro impedita la navigazione, et per consequenza, il comerzio, et il mercantare, essendo, che il Golfo è libero à tutti.
Credo che questo capriccio l’abbiano fondato sopra un certo discorso, che già pochi anni sono venne in luce, intitolato Mare liberum, fatto da persona per difesa della sua Patria, che pretende che ne da Porteghesi, ne da Gastigliani le possa essere impedita la Navigazione, per l’Oceano all’Indie. Et se quell’auttore ingenioso in vero, et di molta erudizione fosse stato dentro i termini delle sue pretensioni, et non avesse fuori dal caso suo parlato de’ Veneziani, et del loro Mare, poca ansa averebbe datta a gli aversarij, nel farli arditi di negar quello, che da tutti non interessati mi sarebbe concesso, cio è che il Golfo del Mar Adriatico sia di Ragione della Rep. Sarà dunque necessario, avanti che si proceda più oltre, che risolutamo gli argomenti di questo Auttore, quelli però che saranno al proposito della presente contesa, percioche non è mia intentione, di predigiucare ne alle ragioni di que’ popoli, se ne hanno da navigar all’Indie, ne meno di difender i Porteghesi, ò Castigliani, si come non intendo medesimamente discorrer, ne far più vive le ragioni dei Signori Veneziani, essendo pur troppo chia-
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