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DI FRANCESCO REDI. | 31 |
da una Vipera feriti. Quindi è che mi conviene essere inclinato a credere, che in Toscana le carni viperine non portino aiuto, ne medicinal provvedimento, per lo meno apparente, a quegli animali, che dalle Vipere sono stati morsi. Me ne rimetto però alla dottrina, esperienza, ed autorità di cotesti nobilissimi ingegni, a’ quali sommetto volentierissimo questo, ed ogni altro mio pensiero, e co’ quali non vorrò mai essere in controversia. Imperocchè temerei, che m’intervenisse quello, che soleva dir di Catone, Marco Tullio, cioè, che non gli dava men fastidio il rispondere all’autorità di Catone, che a’ suoi fortissimi argomenti. Del resto io prego calda-
mente le Signorie Vostre, che non guardino
alla rozzezza di questa mia lettera, dalla
quale conosceranno, che ho scritto più
occupato, che ozioso; ma sola-
mente pongan mente alla
purità del vero, che
senza passione
alcuna ho preteso di
raccontare.
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I L F I N E.