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di francesco redi. 29

teste de la Vipere, grillee, et avallee, guerit sa morsure; une partie du corps, le coeur, et le foye peuvent faire la mesme chose: la raison, et l’experience nous l’ont confirmè, c’est pourquoy dans une occasion pressante, on s’en peut tres-utilement servir.

E a carte 140. Nous croyons seulement, que le foye avallè, est capable de guerir la morsure de la Vipere; de mesme que le coeur, la chair, et les autres parties, dont nous ayons parlè, et qu’il peut beaucoup faciliter l’accouchement des femmes, de mesme que le foye des Anguilles.

Mi misi dunque all’opera ad imitazione di cotesti Signori, e avendo dato a mangiare una testa di Vipera mezza cotta ad un cagnaccio da pagliaio, lo feci immantinente ferire da un’altra Vipera nell’orecchia destra, ma il cane non morì, ne mi parve che avesse altro male, che lo stare sdrajato, grullo, e malinconico per lo spazio di quattr’, o cinqu’ore; Replicai perappunto la stessa sperienza in un’altro cane, il quale dopo aver inghiottito per forza un capo di Vipera crudo, e acciaccato nel mortaio, non diede contrassegno di gran Veleno, ed ebbene pochissimo, e quasi verun disagio; Laonde io stava già per noverare questa esperienza tra le cose provate, e riuscite vere, quando natomi un dubbio mi necessitò a far mordere nelle orecchie due altri cagnacci, i quali ancorchè non avessero mangiato il contravveleno del capo viperino, contuttociò non vollero morire. Il perchè augumentandomisi il sospetto, messo, che ebbi un capo di vipera crudo,