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22 | lettera |
Or se veramente in Italia il veleno viperino consiste in quel liquor giallo, non sarà menzogna l’affermare, che se la Vipera, mordendo, avesse consumato tutto quello, che stagna nelle guaine de’ denti, e tutto quello eziamdio, che dalle parti circonvicine potesse essere somministrato, non sarebbe, dico, menzogna l’affermare, che l’altre susseguenti morsure non sarebbono mortali; ed io l’affermai molt’anni sono, e di nuovo costantemente lo confermo, ancorchè sia negato da i sopraccitati Autori, i quali vogliono nel loro Libro delle Novelle Esperienze, che una Vipera sola irritata, ed incollorita sia valevole, a poter uccidere quanti, e quanti animali ella fosse mai per mordere, fondandosi in una esperienza mediante la quale con una sola Vipera fecero mordere, e morire cinque piccioni: Nous esperons que parmy (a carte 122.) plusieurs experiences, celles des cinq pigeons mordus l’un apres l’autre, par une mesme Vipere irritee toutes les fois, et dont le dernier mordu mourut le premier, lors que la Vipere estoit plus irritee, et qu’elle estoit plus epuisee de son suc jaune ec.
Io credo la verità del fatto, ma per confermarlo, avrei voluto, che quei Signori avessero continuato a far mordere molti altri piccioni, e molti altri animali diversi, e di diverse grandezze con la stessa Vipera, che avea morti quei cinque colombi, per vedere se veramente quel collerico, e stizzoso veleno era dotato d’infinita possanza, come ho cercato di far io per chiarirmene: Imperocchè sul principio di Mag-