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68 Sonetti del 1831

ER COMPARATO E COMMARATO.

     La santarella appiccicata ar muro,1
La bbizzochella2 de commare Checca
Da tre ggiorni me cùnnola3 e mme lecca;4
Ma io nun gonfio,5 e mme so’ messo ar duro.

     Ce fa la gonza,6 e mme sce tiè a lo scuro,
Come vienissi7 adesso da la Mecca!8
Si9 bbastone nun è, ssarà battécca,10
Ma mme l’ha ffatta o la vò ffà ssicuro.

     Ghiggna,11 me fa la ronna,12 se13 strufina,
Arza l’occhi, l’abbassa, se14 tiè er fiato,
Che ppare er gioco de passa-e-ccammina.15

     Ma ppoi se16 sa la fin der comparato:
Cór un piggnolo e un po’ de passerina
È ffatto er connimento a lo stufato.

Terni, 3 ottobre 1831.

  1. [La Madonnina infilzata.]
  2. [Pinzocherella.]
  3. Mi fa vezzi. [Ma, propriamente, me cùnnola significa: “mi culla.„]
  4. Mi lusinga.
  5. Non secondo.
  6. La semplice.
  7. [Come se io venissi.]
  8. [Lo dicono per indicare qualunque paese lontano.]
  9. Se.
  10. [Bacchetta. E tutto il modo equivale al toscano: “Se non è zuppa, è pan bagnato.„]
  11. Sorride.
  12. Ronda.
  13. Si.
  14. Si.
  15. [Passa e cammina è un’espressione de’ giocatori di bussolotti, specialmente di quelli che esercitano l’arte loro su per le piazze. Nell’atto di far scomparire un oggetto, essi dicono sempre: “Una, due e tre, passa e cammina!„]
  16. Si.